Vocabolario Ridare vita
Nel nostro glossario trovi termini interessanti relativi alla biodiversità, alla natura e a Ridare vita, spiegati in modo semplice e costantemente aggiornati. Perfetto per approfondire l'argomento passo dopo passo e poterne parlare. Sfoglia ora e scopri di più 👉
A
L’Accordo di Parigi sul clima del 2015 è un accordo globale per la protezione del clima. Il suo obiettivo è mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei due gradi (preferibilmente 1,5 gradi) rispetto all’epoca preindustriale. All’inizio del 2025, 195 Paesi avevano ratificato l’accordo, ma solo pochi Paesi hanno presentato in tempo i loro nuovi piani climatici e alcuni grandi emettitori, come gli Stati Uniti e l’Argentina, hanno annunciato il loro ritiro.
Per adattamento ai cambiamenti climatici in natura si intendono cambiamenti mirati che proteggono meglio gli animali, le piante e gli spazi vitali dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, ad esempio fornendo più ombra, punti di approvvigionamento idrico o l’introduzione di specie resilienti.
L’Agenda 2030 è un piano d’azione globale per lo sviluppo sostenibile. Con i suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), mira a promuovere in tutto il mondo la pace, la prosperità e la protezione del pianeta. Tutti gli Stati membri delle Nazioni unite si sono impegnati ad attuare questi obiettivi entro il 2030, anche quelli che riguardano la biodiversità.
Gli aiuti alla nidificazione, come le cassette per nidificare, gli alberghi per insetti, i cumuli di rocce o i fusti di piante che si ergono naturalmente, offrono a uccelli, api selvatiche e altri animali luoghi sicuri per la riproduzione. Essi sostituiscono le strutture mancanti, come grotte, legno morto o zone di suolo aperto, promuovendo così la diversità delle specie nelle zone urbanizzate e nel paesaggio.
Un albergo per insetti è un luogo di nidificazione e ibernazione creato artificialmente per api selvatiche, coleotteri o farfalle. Costituito da materiali come il legno, l’argilla o steli, offre a diverse specie di insetti riparo e spazio vitale, tanto in giardino, quanto su un balcone o in città.
L’ambiente è tutto ciò che circonda un organismo e che ha un effetto su di esso, quindi fattori naturali come il clima, il suolo e altri organismi viventi, ma anche influenze create dall’uomo. È la cornice in cui la vita si svolge e si sviluppa.
Gli anfibi, come rane, rospi e salamandre, affascinano perché possono essere animali acquatici e terrestri. Vivono nell’interfaccia tra due mondi e dipendono da spazi vitali umidi e diversi tra loro. Conservando o creando pozzanghere, stagni e sponde strutturalmente ricche, si dona loro uno spazio in cui possano tornare.
Le api selvatiche sono per lo più specie solitarie che, a differenza delle api da miele, non formano colonie. Impollinano molte piante selvatiche e coltivate e ricoprono un ruolo centrale nella biodiversità. Tuttavia, molte specie sono in pericolo a causa della mancanza di siti di nidificazione adatti e spazi ricchi di fiori.
Le aree verdi sono aree non sviluppate all’interno di una zona urbanizzata, coltivate a verde e spesso utilizzate per il ristoro, il tempo libero o la cura del verde. Rientrano in questa categoria i parchi, le aree di gioco, i bordi stradali, le aree comunali residue e i terreni incolti. Le aree verdi contribuiscono alla qualità della vita e all’interconnessione ecologica delle aree urbane.
Le aree protette sono rifugi per specie e spazi vitali sensibili. La loro designazione e cura mirate permettono alla natura di svilupparsi il più possibile senza l’influenza dell’uomo. In questo modo si preservano spazi vitali diversi e si rafforza la biodiversità a lungo termine.
B
I bacini di ritenzione sono bacini o conche a livello del suolo che vengono integrati nel paesaggio e trattengono l’acqua piovana in eccesso durante le precipitazioni più intense. Riducono il carico sulla rete fognaria pubblica e fungono da bacino tampone. Spesso vi crescono piante pioniere a bassa capacità competitiva, che vengono sostituite da specie più adatte nel corso dello sviluppo naturale, la cosiddetta successione.
I biocidi sono sostanze o miscele chimiche che combattono organismi indesiderati come insetti, funghi o batteri, ad esempio uccidendoli o tenendoli lontani. Sono presenti in molti prodotti di uso quotidiano, come disinfettanti, preservanti del legno o spray per insetti. Il loro utilizzo può avere un impatto sulle persone e sull’ambiente, motivo per cui il loro uso è regolamentato.
I bioindicatori sono animali o piante che mostrano lo stato di salute di uno spazio vitale. Un cambiamento nella loro presenza o condizione indica la presenza di problemi nell’aria, nell’acqua o nel suolo. Essi ci aiutano a riconoscere prima i problemi e a intervenire in modo mirato.
La biomassa comprende sostanze organiche provenienti da piante, animali o esseri umani, come il legno, i residui delle colture o i rifiuti alimentari. Può essere utilizzata come materia prima per alimenti, tessuti, materiali da costruzione o come fonte di energia rinnovabile – e fa parte del ciclo naturale.
Un biotopo è uno spazio vitale per piante, animali e altri organismi viventi caratterizzato da determinate condizioni ambientali, come luce, acqua o suolo. Nella Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN), il termine è usato anche come sinonimo di «spazio vitale».
Un biotopo di collegamento è una piccola superficie prossima allo stato naturale che fornisce ad animali e piante cibo, riparo o possibilità di riprodursi. Come scali ecologici, collegano tra loro spazi vitali più ampi e consentono la migrazione delle specie, anche in aree densamente edificate. Per garantire che gli insediamenti non costituiscano una barriera, il paesaggio deve presentare biotopi di collegamento ben distribuiti.
La biodiversità è la varietà della vita – dagli animali alle piante, dai microrganismi ai loro spazi vitali. Comprende la diversità genetica, la diversità delle specie e la diversità degli spazi vitali. Dove la biodiversità fiorisce, la natura rimane in equilibrio.
C
Il cambiamento climatico descrive il cambiamento globale del clima. Dall’inizio dell’industrializzazione, sono stati rilasciati nell’atmosfera più gas a effetto serra, intensificando l’effetto serra naturale. La Terra si sta riscaldando, con conseguenze evidenti per noi esseri umani e per la natura.
Chiudere i cicli significa utilizzare risorse come acqua, sostanze nutritive o materiali in modo che rimangano in circolazione. L’obiettivo è evitare la creazione di rifiuti, risparmiare energia e ridurre il carico sui sistemi naturali, ad esempio attraverso il compostaggio o il riciclaggio.
Il ciclo del carbonio mostra come la CO₂ si muove e viene immagazzinata in natura. Qui la biodiversità svolge un ruolo centrale: ecosistemi diversificati come foreste, paludi e prati ricchi di specie assorbono la CO₂ e la trattengono nelle piante, nel suolo e nell’acqua, dando un contributo prezioso alla stabilità e alla protezione del clima.
Un ciclo dell’acqua sano è strettamente legato alla biodiversità. Piante, siepi e alberi proteggono il suolo dall’erosione, immagazzinano l’acqua e regolano il deflusso. Un ambiente naturale diversificato migliora la qualità dell’acqua, stabilizza il clima e garantisce che l’acqua e l’ambiente rimangano in equilibrio nel lungo periodo.
Il ciclo delle sostanze nutritive garantisce la circolazione in natura di elementi vitali come l’azoto e il fosforo. I decompositori presenti nel suolo reintroducono le sostanze nutritive nel ciclo. Una buona biodiversità rafforza questo processo e rende gli ecosistemi più resistenti alla siccità o alle inondazioni.
Il principio della città spugna è un piano per città e villaggi che prevede che l’acqua piovana venga assorbita come da una spugna, immagazzinata e utilizzata in loco, invece di essere drenata rapidamente. Gli spazi verdi, gli alberi, i tetti verdi, le superfici permeabili o le conche permettono l’infiltrazione dell’acqua, rinfrescano il clima urbano, riducono il carico sul sistema fognario e promuovono la diversità delle specie nelle zone urbanizzate.
Il termine «clima» descrive le condizioni meteorologiche tipiche di una determinata località in un lungo periodo di tempo, tra cui gli schemi ricorrenti durante il giorno e l’anno.
La CO₂ è un gas incolore e inodore che viene prodotto durante la respirazione, la decomposizione e la combustione. Le piante lo assorbono durante la fotosintesi e lo convertono in ossigeno e biomassa. La CO₂ fa parte del ciclo naturale del carbonio, ma una quantità eccessiva nell’atmosfera aumenta l’effetto serra e contribuisce al cambiamento climatico.
Un co-beneficio descrive un effetto collaterale positivo che va oltre l’obiettivo originale. Nel contesto della biodiversità, misure per la natura possono portare ulteriori benefici per il clima, la salute, l’alimentazione o la qualità della vita. La biodiversità contribuisce quindi in più modi a un ambiente vivibile.
La compattazione del suolo si verifica quando il terreno viene compresso da macchinari o veicoli pesanti. Di conseguenza, le cavità del terreno, dette anche pori, diventano più piccole, rendendo più difficile lo scambio di acqua e aria. Ciò compromette la qualità del suolo e ha effetti negativi sulla crescita delle piante e sugli organismi viventi del suolo.
Compensare significa ripristinare in un determinato luogo la natura persa in un altro luogo, ad esempio per via di un progetto di costruzione. Se non è possibile evitare l’intervento, si creano nuovi spazi vitali o si migliorano sul piano ecologico aree esistenti, in modo che la natura abbia spazio per tornare a vivere.
La compensazione di una superficie prevede misure in un determinato luogo che compensano la perdita di natura verificatasi in un altro luogo a causa di un progetto di costruzione. Vengono creati habitat sostitutivi come nuovi prati, stagni o siepi per preservare animali, piante e funzioni ecologiche.
Il termine «compensazione ecologica» identifica misure che compensano gli interventi sulla natura e sul paesaggio, come progetti di costruzione o uso intensivo. Queste misure includono la creazione di nuovi spazi vitali, la valorizzazione ecologica di aree esistenti e il collegamento di biotopi. L’obiettivo è promuovere la biodiversità e preservare importanti funzioni della natura nonostante l’impatto dell’utilizzo.
Secondo il diritto federale, un comprensorio insediativo comprende tutte le superfici già edificate e quelle destinate all’insediamento entro 25 anni. Sono comprese le zone residenziali e lavorative, le strade, le piazze, i parchi, gli specchi d’acqua e i boschi, purché siano collegati all’insediamento.
La comunicazione ambientale è fondamentale per lo sviluppo sostenibile. Essa fornisce informazioni chiare sulle questioni ambientali, spiega le misure, mostra i successi e motiva le persone a intervenire. In questo modo, promuove un comportamento consapevole nei confronti dell’ambiente nell’amministrazione, nell’economia e nella società e rafforza l’impegno comune nei confronti della natura e della biodiversità.
La concimazione eccessiva avviene quando il suolo e i corpi idrici sono inquinati da troppe sostanze nutritive, spesso a causa dell’agricoltura o del giardinaggio. Essa favorisce la crescita di alghe e piante che richiedono molte sostanze nutritive, mentre le specie sensibili scompaiono, con un impatto negativo sull’equilibrio ecologico. Adattando la concimazione si creano spazi vitali e si rafforza la diversità delle specie.
Il controllo dei parassiti può alterare gravemente l’equilibrio ecologico, perché gli agenti chimici, le trappole o le reti spesso colpiscono anche organismi utili, come le api o gli uccelli. Soluzioni in sintonia con la natura come le colture miste, le siepi o l’uso mirato di organismi utili aiutano a controllare i parassiti in modo ecologico e sostenibile.
I corridoi ecologici sono elementi di connessione nel paesaggio, come siepi, margini di foreste, fiumi o prati ampiamente utilizzati, che collegano spazi vitali separati. Essi permettono la migrazione degli animali, i cambiamenti stagionali o la diffusione di nuove popolazioni, garantendo così lo scambio genetico. In questo modo, rafforzano la biodiversità in un ambiente fortemente frammentato dall’uomo.
La crisi della biodiversità descrive il declino globale della varietà biologica. Sempre più specie animali e vegetali scompaiono, gli spazi vitali si perdono e interi ecosistemi si squilibrano. Le conseguenze non riguardano solo la natura, ma anche il clima e noi umani.
Le cure naturali si basano sui cicli naturali, evitano l’uso di sostanze chimiche di sintesi e promuovono gli spazi vitali degli animali autoctoni. Introducendo piante selvatiche adatte al luogo e usando attentamente i macchinari, si creano aree diversificate che rafforzano la diversità delle specie.
D
Deimpermeabilizzare significa rimuovere superfici dure come l’asfalto o il cemento e sostituirle con superfici permeabili e prossime allo stato naturale. Questo permette l’infiltrazione dell’acqua piovana, la respirazione del suolo e lo sviluppo di nuova vita. Le superfici deimpermeabilizzate migliorano il clima urbano e promuovono la biodiversità.
La dispersione degli insediamenti descrive la crescente mescolanza e frammentazione di paesaggi originariamente contigui a causa di edifici, strade o altri usi. Si creano così delle lacune nella rete di spazi vitali che ostacolano la diffusione di animali e piante e compromettono in modo permanente la natura.
La diversità delle specie è il variopinto mix della vita: dalle api selvatiche agli aceri, dalle volpi ai licheni. Indica quanti animali, piante e altri organismi viventi diversi vivono in un luogo. Più diversità ha una superficie, più è vivace. La diversità delle specie è il segno più lampante di una natura sana.
La diversità genetica si riferisce alle differenze nel materiale genetico di una specie, cioè tra individui o popolazioni. Permette alle specie di adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali, di evolversi e di sopravvivere a lungo termine.
E
Un ecosistema è un’interazione tra uno spazio vitale e gli organismi che lo abitano, dalle piante e gli animali ai microrganismi. Tutti i componenti sono interconnessi e si influenzano a vicenda. Sia che si tratti di una foresta, uno stagno o un giardino, ogni ecosistema svolge funzioni importanti per l’equilibrio della natura.
L’educazione ambientale trasmette conoscenze sulla natura, sulla biodiversità e sulle relazioni ecologiche in modo adeguato all’età, pratico e stimolante. Suscita interesse, apre nuove prospettive e responsabilizza. Chi comprende come tutto sia collegato agisce in modo più consapevole ed è più propenso a impegnarsi per la tutela dell’ambiente.
Gli elementi di interconnessione sono strutture prossime allo stato naturale come siepi, corsi d’acqua, margini dei campi o cigli di strade che collegano spazi vitali separati. Permettono agli animali e alle piante di diffondersi, scambiarsi e sopravvivere in un paesaggio frammentato, rafforzando così la biodiversità a lungo termine.
L’inquinamento luminoso è causato dalla luce artificiale che altera il naturale alternarsi di giorno e notte. Insetti, uccelli e mammiferi perdono l’orientamento o si esauriscono. Una minore illuminazione protegge la diversità delle specie, fa risparmiare energia e preserva la notte come importante spazio vitale.
L’erosione è la rimozione di suolo da parte del vento, dell’acqua o dell’intervento umano. Essa riduce la fertilità del suolo, compromette gli ecosistemi e può aumentare i pericoli naturali come le inondazioni o le frane. Le superfici non coperte o molto utilizzate sono particolarmente a rischio.
F
Le facciate verdi sono muri di abitazioni ricoperti di piante. Esse rinfrescano in estate, isolano in inverno e filtrano le polveri sottili dall’aria. Allo stesso tempo, forniscono uno spazio vitale per animali come uccelli e insetti e contribuiscono a migliorare il clima urbano.
La frammentazione è l’interruzione degli spazi vitali da parte di infrastrutture come strade, linee ferroviarie o insediamenti. Rende difficile la migrazione degli animali, impedisce lo scambio genetico e porta all’isolamento delle popolazioni, un grave ostacolo alla biodiversità.
G
La gestione dell’acqua piovana è il controllo mirato dell’acqua da precipitazioni, che viene raccolta, immagazzinata, fatta infiltrare o evaporare oppure riutilizzata, ad esempio per l’irrigazione. In questo modo, si protegge dalle inondazioni, si alleggerisce il sistema fognario e si rafforza il ciclo naturale dell’acqua.
La gestione delle aree verdi comprende la cura e lo sviluppo di superfici non edificate all’interno di una zona urbanizzata, come parchi, aree residue o a maggese. L’obiettivo è una valorizzazione naturale di questi luoghi affinché forniscano uno spazio vitale per piante e animali, invitino le persone al ristoro e possano svolgere a lungo termine le loro varie funzioni per l’uomo e la natura.
Un giardino conforme alla natura è orientato alla natura: privilegia le piante selvatiche autoctone, evita l’uso di sostanze chimiche di sintesi e promuove i cicli naturali. In questo modo si creano spazi vitali diversificati a beneficio di animali e piante e si rafforza la diversità delle specie proprio davanti la porta di casa.
Un giardino con ghiaia è una superficie in cui lo strato superiore del suolo viene rimosso, viene steso un telo pacciamante e la superficie viene ricoperta di ghiaia o pietrisco, di solito per sopprimere la crescita delle piante. Al contrario, le superfici ruderali spesso si sviluppano senza telo sulla ghiaia non trattata. Rimangono permeabili, non vengono impermeabilizzate e costituiscono un prezioso spazio vitale per molti animali e piante.
H
Un habitat è lo spazio vitale specifico di una specie animale o vegetale all’interno di un biotopo. Lì la specie in questione trova le condizioni necessarie per vivere, crescere e riprodursi. Un biotopo può contenere più habitat per specie diverse.
Un hotspot di biodiversità è un’area con una diversità delle specie particolarmente forte, in cui vivono molte specie rare o minacciate. Queste regioni sono preziose, ma anche altamente minacciate. La loro protezione è quindi una priorità assoluta a livello mondiale perché sono particolarmente importanti per l’equilibrio della natura.
I
Per impermeabilizzazione si intende la copertura permanente del suolo con materiali impermeabili come asfalto e cemento o da edifici. Il suolo perde così funzioni fondamentali, come spazio vitale, riserva d’acqua o filtro naturale. Le superfici impermeabilizzate contribuiscono al surriscaldamento e compromettono la biodiversità.
Gli impollinatori, come api selvatiche, farfalle e coleotteri, assicurano che i fiori diventino frutti. Volano di fiore in fiore, trasportando il polline e garantendo così che molte piante possano continuare a vivere. È grazie a loro se c’è varietà sui nostri piatti e fiori intorno a noi.
L’infiltrazione è l’entrata di acqua piovana nel suolo. Nel processo l’acqua viene filtrata e contribuisce a proteggere le acque sotterranee. Allo stesso tempo, una parte dell’acqua evapora, rinfrescando l’ambiente circostante. Si distingue tra infiltrazione su superfici e infiltrazione in avvallamenti, in cui l’acqua viene immagazzinata temporaneamente
Un’infrastruttura ecologica è una rete di spazi vitali naturali e prossimi allo stato naturale. Essa comprende aree centrali e di interconnessione che devono essere di qualità, dimensioni e distribuzione sufficienti, in modo che la biodiversità sia preservata e possa svilupparsi a lungo termine.
L’inverdimento dei tetti consiste nel piantumare i tetti con vegetazione come erbe, piante aromatiche o arbusti. Contribuisce a rinfrescare gli edifici, immagazzina l’acqua piovana, filtra le sostanze inquinanti e offre uno spazio vitale a piante e animali. I tetti verdi migliorano il clima urbano e contribuiscono alla biodiversità.
L’inverdimento delle facciate è la piantumazione delle mura domestiche con piante rampicanti o sistemi di piantumazione speciali. Migliora il microclima, protegge la facciata dalle intemperie, immagazzina l’umidità e ha un effetto termoregolatore. Allo stesso tempo, crea uno spazio vitale per uccelli, insetti e altri piccoli animali.
Le isole di calore nascono laddove le superfici impermeabilizzate e la mancanza di verde riscaldano il clima urbano. Senza alberi, arbusti e suoli aperti viene a mancare il raffreddamento naturale, le temperature aumentano, le piante si seccano e gli animali perdono il loro spazio vitale. L’inverdimento e la deimpermeabilizzazione contrastano questo fenomeno e allo stesso tempo creano spazi vitali preziosi per una maggiore biodiversità.
L
I limiti del pianeta sono i limiti ecologici della Terra entro i quali la vita rimane stabile a lungo termine. Se queste soglie vengono superate, ad esempio in termini di clima, biodiversità o uso del suolo, l’equilibrio globale può rovesciarsi. In corrispondenza dei cosiddetti punti di non ritorno, si verificano cambiamenti talvolta irreversibili che sconvolgono interi sistemi vitali.
La Lista Rossa è un elenco che documenta il grado di pericolo delle specie animali, vegetali e fungine autoctone. Viene redatta da esperte ed esperti secondo criteri internazionali: indica quali specie sono particolarmente minacciate ed è una base importante per la protezione della biodiversità.
M
Il maggese è una superficie temporaneamente inutilizzata o dismessa che non viene coltivata. Può svilupparsi naturalmente e, grazie alla sua diversità strutturale, offre preziosi spazi vitali per numerose specie animali e vegetali.
Le microplastiche finiscono nel suolo e nell’acqua attraverso le acque reflue, gli imballaggi o l’abrasione degli pneumatici. Esse danneggiano gli animali, gli organismi del suolo e possono interessare anche noi esseri umani, perché difficilmente si decompongono. Meno plastica e un consumo consapevole contribuiscono a ridurne la presenza.
I microrganismi sono minuscoli organismi viventi visibili solitamente solo al microscopio. Si trovano nel suolo, nell’acqua, nell’aria e persino in altri organismi viventi e svolgono un ruolo centrale nel ciclo delle sostanze nutritive, nella decomposizione delle sostanze organiche e in molti equilibri ecologici.
Con il monitoraggio si osservano e documentano regolarmente gli sviluppi in natura, come le condizioni degli spazi vitali e le popolazioni animali o vegetali. Così facendo, si possono riconoscere tempestivamente i cambiamenti e reagire in modo mirato.
Le monocolture, come i prati o le aiuole ornamentali sterili, non offrono quasi alcuno spazio vitale agli animali in quanto non hanno fiori, cibo o luoghi di rifugio. Questo indebolisce la diversità delle specie. Le piante selvatiche autoctone, le strisce fiorite e le colture miste, invece, creano preziosi spazi vitali e rafforzano l’equilibrio ecologico.
N
I neobiota sono specie animali o vegetali che sono state introdotte dall’uomo in nuove aree e vi si stanno diffondendo. Alcune si integrano bene, altre sostituiscono le specie autoctone e possono alterare l’equilibrio ecologico.
Le neofite sono specie vegetali che, dalla scoperta dell’America nel 1492, sono state introdotte dall’uomo in regioni in cui non erano autoctone. Alcune, le cosiddette neofite invasive, si diffondono rapidamente e sostituiscono le specie autoctone.
Le neofite invasive sono piante alloctone provenienti da altre regioni o continenti che si diffondono rapidamente e sostituiscono le specie autoctone. Sono una delle cause principali, insieme alla distruzione degli spazi vitali, del declino globale della diversità delle specie.
I neozoi sono specie animali che, dalla scoperta dell’America nel 1492, sono state introdotte dall’uomo in regioni in cui non erano autoctone. Alcune specie, i cosiddetti neozoi invasivi, si diffondono rapidamente e sostituiscono le specie autoctone.
O
Obiettivi contrastanti sorgono quando interessi diversi si scontrano, ad esempio la protezione della biodiversità e la necessità di utilizzare un terreno per l’agricoltura o lo sviluppo abitativo. Per questo è ancora più importante trovare soluzioni che uniscano il più possibile entrambe le parti e che siano sostenibili a lungo termine.
Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) sono 17 obiettivi globali con 169 sotto-obiettivi che costituiscono il nucleo dell’Agenda 2030. Combinano questioni economiche, sociali ed ecologiche e promuovono uno sviluppo equilibrato e sostenibile in tutto il mondo, per le persone, l’ambiente e le generazioni future.
Gli organismi del suolo sono organismi viventi come lombrichi, batteri, funghi o insetti che vivono nel suolo. Essi decompongono il materiale organico, favoriscono la struttura del suolo e assicurano il ciclo delle sostanze nutritive dando un contributo significativo alla fertilità e alla salute del suolo.
Gli organismi utili sono animali che svolgono un ruolo importante in giardino o in agricoltura. Essi mangiano i parassiti, impollinano le piante o dissodano il suolo. Rientrano in questa categoria, ad esempio, le coccinelle, le api selvatiche, i lombrichi e vespe parassitoidi – piccoli aiutanti per una vivace diversità.
P
La pacciamatura è la copertura del suolo con materiale organico, come i resti della potatura o il sovescio. Essa consente di trattenere l’umidità nel terreno, protegge dall’erosione e favorisce la fertilità del suolo. Allo stesso tempo, la pacciamatura favorisce la vita del suolo e un clima sano nel terreno.
Le paludi sono spazi vitali umidi in cui si crea più materiale organico di quello che viene decomposto: è così che si forma la torba. Esse immagazzinano grandi quantità di CO₂, purificano l’acqua e forniscono preziosi spazi vitali per specie animali e vegetali rare. La loro protezione è fondamentale per il clima e la diversità delle specie.
I parassiti sono animali o microrganismi che possono danneggiare piante, alimenti o materiali. Di solito sono considerati parassiti solo se sono presento in gran numero e disturbano l’equilibrio ecologico. Nell’orticoltura e nell’agricoltura, possono ridurre la resa; lo fanno, ad esempio, gli afidi, le lumache o alcuni funghi e insetti.
I pesticidi sono una delle cause principali della perdita di diversità delle specie. Danneggiano gli insetti, inquinano il suolo e l’acqua e alterano l’equilibrio ecologico. L’assenza di agenti chimici e l’uso di piante autoctone adatte al luogo creano spazi vitali sani per animali e piante.
Il Piano d’azione Biodiversità mostra come possiamo lavorare insieme per rafforzare gli spazi vitali, proteggere le specie e riequilibrare la diversità della natura. Con obiettivi chiari e azioni concrete, promuove misure efficaci.
Un piano di sviluppo paesaggistico (PSP) è uno strumento di pianificazione per Comuni e Cantoni. Mostra come i paesaggi possono essere conservati e sviluppati, tenendo conto di agricoltura, foreste, ristoro e spazi vitali per piante e animali. La base è un processo congiunto con la popolazione, le autorità e le altre parti interessate.
Un piano di utilizzazione regola in modo vincolante l’uso di ogni parcella di terreno in una determinata area, ad esempio come zona edificabile, agricola o di conservazione. È giuridicamente vincolante per le proprietarie e i proprietari fondiari e specifica esattamente quali usi sono consentiti o limitati.
Le piante amiche degli insetti forniscono cibo, spazio vitale o siti di nidificazione per insetti come api e farfalle. Con i loro fiori ricchi di nettare e polline e facilmente accessibili, favoriscono la diversità delle specie e danno un contributo prezioso alla promozione della biodiversità.
Le piante locali sono specie che crescono naturalmente in una determinata regione. Sono perfettamente adattate al clima, al suolo e agli spazi vitali locali e forniscono spazi vitali e cibo a molte specie animali autoctone.
Le piante pioniere sono specie vegetali che colonizzano per prime aree di nuova creazione o fortemente utilizzate, ad esempio dopo lavori di costruzione o su suolo grezzo. Crescono rapidamente, danno molti semi, che si diffondono con il vento, e resistono bene a condizioni estreme. La betulla ne è un esempio: con il suo baldacchino di foglie, spiana la strada ad altre specie.
Piccole strutture come siepi, mucchi di rami, muretti a secco, cesti di pietra, aiuti alla nidificazione e legno morto arricchiscono il nostro ambiente e creano spazi vitali preziosi. Forniscono rifugio, cibo e opportunità di ibernazione per animali come lucertole, ricci e molte altre specie.
I piccoli corpi idrici sono specchi d’acqua poco profondi come pozzanghere o stagni, spesso temporanei e talvolta creati dall’uomo. Sono tra gli spazi vitali più ricchi di specie e sono particolarmente importanti per anfibi, insetti e molte piante acquatiche.
Il potenziale ecologico descrive quanto un’area sia adatta allo sviluppo, alla valorizzazione o al ripristino di spazi vitali ricchi di specie. Esso mostra dove è possibile promuovere in modo mirato la natura e rafforzare la biodiversità, anche in paesaggi sfruttati.
I prati magri sono prati poveri di sostanze nutritive, ampiamente sfruttati e con un’ampia diversità di piante. Una falciatura poco frequente e la scarsa concimazione creano spazi vitali per molte specie rare di piante e insetti, trasformando i prati magri in veri e propri hotspot di biodiversità.
I prati fioriti sono prati ricchi di specie che vengono tagliati da una a tre volte l’anno. Non vengono concimati né irrigati, in modo che il suolo rimanga povero di sostanze nutritive, un requisito importante per la diversità delle piante selvatiche. Quello che viene tagliato viene solitamente rimosso, ma può anche essere utilizzato come pacciamatura nel proprio giardino.
I prodotti fitosanitari sono sostanze chimiche o biologiche progettate per proteggere le piante da parassiti, malattie o da una crescita indesiderata. Sebbene possano garantire la resa, spesso comportano rischi per l’ambiente, la biodiversità e la salute, soprattutto se utilizzati in modo improprio o eccessivo.
La promozione delle specie comporta la creazione mirata di spazi vitali in cui possano reinstaurarsi animali e piante rari o a rischio. Con misure concrete sosteniamo il loro ritorno, rafforziamo le loro popolazioni e proteggiamo la loro diversità.
La protezione del clima comprende tutte le misure e gli sforzi che contribuiscono a rallentare il cambiamento climatico e a ridurne gli effetti, ad esempio riducendo i gas serra, aumentando le aree verdi o adottando comportamenti efficienti dal punto di vista energetico.
Un biotopo di collegamento è una piccola superficie prossima allo stato naturale che fornisce ad animali e piante cibo, riparo o possibilità di riprodursi. Come scali ecologici (o punto die biodiversità), collegano tra loro spazi vitali più ampi e consentono la migrazione delle specie, anche in aree densamente edificate. Per garantire che gli insediamenti non costituiscano una barriera, il paesaggio deve presentare biotopi di collegamento ben distribuiti.
R
La resilienza descrive la capacità di un ecosistema di ritrovare il proprio equilibrio dopo disturbi come siccità, tempeste o interventi umani. Nonostante i cambiamenti temporanei, la sua struttura di base e la sua funzionalità rimangono intatte: può riprendersi senza ribaltarsi definitivamente.
I rettili sono vertebrati a sangue freddo, come lucertole, serpenti e tartarughe. Preferiscono luoghi caldi e asciutti e la maggior parte di essi depone uova. Molte specie hanno bisogno di spazi vitali strutturalmente ricchi e soleggiati, ma questi stanno sempre più scomparendo, motivo per cui molti rettili sono in pericolo.
La rinaturazione è il ripristino di spazi vitali conformi alla natura che sono stati gravemente alterati dall’uso o dall’intervento. Essa prevede il ripristino di cicli naturali, la creazione di nuovi spazi vitali per animali e piante e il rafforzamento di diversità delle specie ed equilibrio ecologico.
La rivitalizzazione è il ripristino dei processi naturali negli spazi vitali che sono stati alterati dall’uomo, soprattutto nei ruscelli e nei fiumi. L’obiettivo è creare strutture conformi alla natura, promuovere la diversità delle specie e reintrodurre specie animali e vegetali tipiche.
S
La salute fisica (o corporea) descrive lo stato in cui il corpo funziona bene. L’esercizio fisico, una dieta sana, il sonno e un sistema immunitario forte svolgono un ruolo importante per la salute fisica. Essa viene sostenuta anche da un ambiente naturale diversificato, che incoraggia l’esercizio fisico, riduce lo stress e fornisce cibo sano e naturale.
La salute psichica è lo stato di benessere mentale. Si riflette sulla capacità di una persona di gestire lo stress, le emozioni e le sfide. Trascorrere del tempo nella natura e sperimentare ambienti biodiversi rafforza la psiche perché promuove la calma, la gioia di vivere e la capacità di affrontare la vita quotidiana.
I semi autoctoni provengono da specie di piante presenti naturalmente in una determinata regione, ad esempio la Svizzera. Sono geneticamente adatti alle condizioni locali e promuovono comunità stabili e ricche di specie. L’uso di semi autoctone favorisce la biodiversità e la conservazione delle specie vegetali locali.
I servizi ecosistemici sono i servizi forniti dalla natura di cui beneficiamo ogni giorno, come l’impollinazione delle colture, l’acqua pulita, l’aria fresca o la regolazione del clima. Essi comprendono funzioni ecologiche, economiche e sociali e dimostrano quanto la nostra vita sia strettamente legata a ecosistemi sani e diversificati.
Sicurezza alimentare significa disponibilità di cibo sufficiente e sano in ogni momento. È strettamente legata alla biodiversità: l’impollinazione, i terreni fertili e gli ecosistemi stabili assicurano i raccolti e un’alimentazione diversificata. Un’elevata differenza biologica contribuisce a mantenere i sistemi alimentari stabili e resilienti nel tempo.
Sostenibilità significa agire in modo che l’ambiente, la società e l’economia rimangano vivibili per le generazioni future. Le risorse vengono utilizzate solo nella misura in cui possono rinnovarsi naturalmente, in armonia con la natura e le persone.
Si verifica un sovrautilizzo quando troppe persone utilizzano contemporaneamente spazi naturali come le foreste o le aree protette disturbando gli animali, danneggiando le piante e mettendo a rischio interi spazi vitali, ad esempio a causa del calpestio o dei rifiuti. Regole chiare, indicazioni per le visitatrici e i visitatori e un maggior numero di aree verdi prossime allo stato naturale contribuiscono ad allineare il ristoro e la conservazione della natura e a preservare la biodiversità.
Gli spazi vitali sono luoghi come foreste, prati, stagni o crepe nei muri in cui piante, animali e altri organismi possono convivere in determinate condizioni ambientali. Ogni spazio vitale svolge funzioni importanti per l’equilibrio ecologico.
Le specie alloctone sono animali, piante o funghi che si trovano al di fuori della loro area originaria di distribuzione dopo il 1492, anno d’inizio della distribuzione globale delle specie. Di solito raggiungono nuove regioni per via dell’intervento umano e possono insediarvisi.
Le specie minacciate sono animali, piante o funghi le cui popolazioni sono in forte declino o i cui spazi vitali sono minacciati. Secondo criteri stabiliti, come la Lista Rossa, sono considerate bisognose di una protezione speciale, in quanto la loro sopravvivenza è messa a rischio nel prossimo futuro.
Le piante autoctone sono specie originarie o ancora presenti naturalmente in Svizzera. Sono adatte al clima e ai terreni locali e svolgono un ruolo importante nell’interazione con animali, funghi e microrganismi. Per sapere se una specie è autoctona si può consultare, ad esempio, Info Flora o InfoSpecies.
La Strategia Biodiversità Svizzera è il quadro di riferimento a lungo termine della Confederazione per la conservazione e la promozione della biodiversità. Definisce obiettivi e ambiti d’intervento generali e costituisce la base per programmi specifici come il Piano d’azione Biodiversità.
Gli strumenti di pianificazione sono strumenti che i Comuni e i Cantoni utilizzano per gestire in modo mirato il loro sviluppo territoriale. Questi includono, ad esempio, i piani strutturali e i piani di utilizzazione che determinano come le superfici possano essere utilizzate, protette o progettate, ad esempio per gli insediamenti, l’agricoltura o la natura.
Sufficienza significa usare meno risorse senza sacrificare la qualità della vita. Richiede un consumo consapevole e l’utilizzo solo di ciò che è veramente necessario, per ridurre il carico a lungo termine su ambiente, clima e biodiversità e per dare valore all’essenziale.
Il suolo è lo strato superiore della crosta terrestre e si forma grazie all’interazione di roccia, acqua, aria e organismi viventi. È allo stesso tempo uno spazio vitale, una riserva d’acqua, una fonte di nutrienti e un filtro e svolge un ruolo centrale nel ciclo naturale locale e globale.
Quando la natura deve far spazio ad altro, sono necessari nuovi luoghi dove la vita possa rifiorire. Le superfici di compensazione vengono create laddove è necessario compensare interventi come, ad esempio, progetti di costruzione. Esse creano nuovi spazi vitali per animali e piante e ripristinano la diversità. Se ben pianificati e progettati in sintonia con la natura, diventano preziosi biotopi di collegamento per la biodiversità.
Le superfici annesse all’area di traffico sono superfici lungo le strade, le linee ferroviarie o gli aeroporti che non sono direttamente utilizzate per la guida o il trasporto. Esse includono linee spartitraffico, scarpate, aree marginali e aree verdi. Esse svolgono funzioni tecniche, ma possono anche essere utilizzate come preziosi spazi vitali e sottoposte a valorizzazione ecologica.
Le superfici ruderali sono siti incolti, spesso poveri di sostanze nutritive, dove attecchiscono piante a crescita rapida e amanti della luce, di solito specie pioniere. Si trovano spesso lungo le linee ferroviarie, i bordi delle strade, nei cantieri edili o nelle aree ghiaiate e forniscono preziosi spazi vitali con cibo e rifugio per molti insetti e piccoli animali.
Le superfici per la promozione della biodiversità sono superfici agricole che offrono spazio ad animali e piante selvatiche. Sono coltivate in sintonia con la natura e curate specificatamente per creare diversità. Migliore è la loro qualità e interconnessione, maggiore è il loro valore per la natura. Inoltre, le agricoltrici e gli agricoltori ricevono un sostegno dalla Confederazione.
Questa forma di pianificazione riporta la natura in città: con superfici verdi, siepi, tetti piantumati o angoli selvaggi. Essa crea nuovi spazi vitali e collega quelli esistenti, per una maggiore diversità delle specie proprio sulla soglia di casa.
U
L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) è l’agenzia specializzata per l’ambiente della Confederazione. È responsabile della protezione della natura, del paesaggio, della biodiversità e del clima in Svizzera. Inoltre, garantisce un utilizzo sostenibile delle risorse naturali e una riduzione dell’impatto sull’ambiente.
V
La valorizzazione dona nuova vita agli spazi vitali esistenti tramite, ad esempio, attraverso strutture aggiuntive, nuove piante o piccole modifiche. In questo modo, si crea una maggiore diversità senza dover rifare tutto.
La valorizzazione ecologica rafforza la biodiversità autoctona preservando, migliorando e collegando tra loro gli spazi vitali. Sono valorizzazioni ecologiche le paludi, le superfici ruderali, i prati magri, i biotopi di anfibi nonché gli insediamenti e gli spazi pubblici pianificati in sintonia con la natura.
Z
Le zone umide sono spazi vitali come paludi, torbiere, golene o zone di acqua bassa in cui il terreno è permanentemente o temporaneamente umido. Forniscono uno spazio vitale a numerose specie animali e vegetali, purificano l’acqua, immagazzinano carbonio e contribuiscono a proteggere dalle piene.